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Key Partner Strategy ha supportato il Cliente, una grande multinazionale farmaceutica con più di 10 stabilimenti produttivi distribuiti in tutta Europa, nel suo percorso di trasformazione digitale attraverso l’identificazione e la valutazione di una serie di opportunità di innovazione tecnologica.
 

Come indirizzare correttamente gli investimenti in innovazione

Poco tempo prima dello scoppio dell’emergenza covid, il Cliente decise di avviare un processo di profonda digitalizzazione del proprio ecosistema produttivo in chiave di smart manufacturing. A fronte di svariate proposte di digitalizzazione e di innovazione tecnologica avanzate dai reparti dei suoi siti produttivi, l’azienda era alla ricerca di un partner che fosse in grado di identificare e di valutare, adottando un rigoroso approccio quantitativo, i benefici (saving potenziali) di ognuna di esse, così da evidenziare quelle più promettenti, ovvero in grado di garantire il ROI più significativo. Questo avrebbe permesso all’azienda non soltanto di indirizzare correttamente gli investimenti, ma anche di comprendere le priorità di intervento.  

Tra le proposte soggette a valutazione, in totale 19, alcune mettono in luce in modo eloquente non soltanto l’approccio dell’azienda, ma anche la complessità che si cela nel dover effettuare un’analisi quantitativa di proposte fortemente innovative. Tra cui:  

  • l’implementazione di visori di Augmented Reality per il supporto delle squadre di manutenzione degli impianti;  
  • l’automazione della logistica interna con l’impiego di soluzioni di movimentazione a guida autonoma (AGV); 
  • l’adozione di sistemi LIMS (Laboratory Information Management System) verticali per il mondo pharma, il cui scopo è l’automazione dei processi di laboratorio con contestuale eliminazione/riduzione delle attività e dei workflow manuali; 
  • revisione del processo di gestione dei batch record, ovvero della documentazione che accompagna la produzione dei lotti farmaceutici.  

Valutare l’innovazione nel Pharma: il processo di Key Partner Strategy 

Al fine di identificare e valutare le proposte con il maggior potenziale in termini di saving e di ROI, Key Partner Strategy ha gestito il progetto applicando una metodologia a tre fasi: 

  1. Identificazione dell’opportunità 
  2. Valutazione (quantificazione) economica dell’opportunità 
  3. Supporto all’implementazione 

 

Identificazione delle opportunità 

Nella prima fase è stata effettuata una selezione delle proposte di intervento avanzate da ciascun reparto. Trattandosi di un progetto di trasformazione digitale di respiro Corporate, sono state selezionate – di concerto con il Cliente – le proposte applicabili trasversalmente a tutto l’ecosistema produttivo, o quanto meno a più di un sito, mettendo in secondo piano quelle di rilevanza tattica, con forti connotati locali o pochi dati a supporto. La scarsità di dati è un fattore rilevante poiché non permette di calcolare in modo preciso il saving potenziale e quindi di indirizzare il Cliente con l’approccio data-driven che contraddistingue tutti i progetti di Key Partner Strategy 

Successivamente, è stata condotta una fase di assessment on-site finalizzata all’acquisizione di informazioni rilevanti dagli operatori, così da comprendere elementi di dettaglio relativi alle modalità di esecuzione dei processi. Sempre in questa fase è stata eseguita l’estrazione e la raccolta di tutti i dati disponibili, attività propedeutica al calcolo dei costi operativi e alla quantificazione del saving potenziale. 

 

Valutazione economica dell’opportunità 

Identificati gli interventi di miglioramento, si è passati alla fase di valutazione dei potenziali risparmi di ognuno di essi, basandosi sui dati, su tutte le informazioni disponibili, sulle competenze e sull’esperienza verticale di Key Partner Strategy nell’universo farmaceutico. Per ogni proposta, la valutazione ha tenuto conto di svariate voci di costo, sia dirette che indirette. A titolo esemplificativo, sono stati inclusi nelle valutazioni i risparmi legati al recupero di efficienza produttiva, ma anche alla riduzione dei rischi di conformità, i saving derivanti dalla riduzione degli errori nonché dai miglioramenti della resa, ovvero del miglior sfruttamento delle risorse materiali.  

Parallelamente, è stata condotta sulle 19 proposte un’analisi a 360 gradi delle criticità. Con questa espressione ci riferiamo ancora una volta soprattutto alla compliance, quindi alla conformità alle normative tecniche di settore, ma anche alle criticità tecnologiche e organizzative. Un breve inciso su quest’ultimo punto: le singole azioni previste avrebbero determinato un forte impatto trasformativo su tutta l’organizzazione, imponendo all’azienda una puntuale e sistemica gestione del cambiamento, onde evitare che i benefici della trasformazione rimanessero tali solo sulla carta.  

All’interno del secondo pillar rientra poi l’analisi di fattibilità tecnica delle varie azioni proposte, il cui scopo è valutare la rispondenza della soluzione agli effettivi requisiti dell’azienda. Questa analisi è stata condotta principalmente su schede e documenti tecnici, ma anche basandosi sulle competenze e l’esperienza di Key Partner Strategy nell’universo della produzione farmaceutica.  

Infine, è stata effettuata un’analisi di criticità e sinergie tra i vari progetti di miglioramento: alcuni erano infatti palesemente sinergici, cosa che avrebbe determinato un impatto positivo su tempi e costi, altri invece erano difficilmente compatibili tra di loro e imponevano, di fatto, una scelta.  

 

Supporto per l’implementazione 

Sulla base di tutte le analisi precedenti è stata infine realizzata una roadmap di implementazione, ovvero una classifica, uno scoring delle varie proposte in funzione della reale opportunità in termini di saving, e quindi di ritorno sull’investimento (ROI). 

I risultati dell’analisi: 3 milioni di euro di saving 

L’analisi presentata al cliente ha fornito indicazioni promettenti: la concretizzazione di tutte le opportunità avrebbe infatti portato a una riduzione dei costi operativi annui relativi alle attività impattate del 32%, con un risparmio pari a 3 milioni di euro. Per questo motivo, in alcuni casi l’iter di implementazione è stato avviato in tempi brevi e in pieno covid, così da giungere a operatività nel minor tempo possibile. Altre opportunità non sono ancora state concretizzate, in parte per valutazioni strategiche aziendali, in altri per cause totalmente estranee ad essa, come gli eventi geopolitici del 2022.