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FinOps: guida alla gestione e ottimizzazione dei costi Cloud 

Come possono le aziende mantenere il controllo dei costi cloud senza sacrificare innovazione e competitività? Questa domanda è diventata sempre più frequente nell’attuale panorama digitale, dove la gestione efficiente delle risorse cloud rappresenta una vera e propria sfida per organizzazioni di ogni dimensione.

In risposta a questa esigenza, emerge FinOps, una disciplina che sta rivoluzionando l’approccio alla gestione finanziaria del cloud computing. Combinando competenze tecniche, finanziarie e di business, il FinOps offre infatti un framework strutturato per ottimizzare i costi e massimizzare il ritorno sugli investimenti cloud.

Cosa si intende per FinOps

FinOps, abbreviazione di ‘Financial Operations’, rappresenta un’estensione naturale della cultura DevOps, integrando la responsabilità finanziaria nel ciclo di vita dello sviluppo software.

Questa disciplina ibrida unisce competenze finanziarieIT e di business per ottimizzare non solo la gestione dei costi cloud, ma anche per garantire che velocità di sviluppo, sicurezza e controllo dei costi operino sinergicamente come leve strategiche di competitività aziendale. 

grafico intersezione

Perché nasce FinOps: gestire la complessità finanziaria nell’era del cloud 

L’evoluzione dell’IT verso modelli basati sul cloud, e in particolare sull’hybrid cloud e il multicloud, ha portato le aziende ad affrontare una complessità senza precedenti nella gestione delle risorse informatiche. Questa trasformazione, pur offrendo vantaggi significativi in termini di scalabilità e flessibilità, ha generato nuove sfide che hanno dato origine al FinOps come disciplina essenziale per il controllo e l’ottimizzazione dei costi cloud.

La facilità di provisioning delle risorse cloud ha spesso portato a un sovradimensionamento e a costi inaspettati. Parallelamente, l’adozione crescente di strategie multicloud, dove le aziende distribuiscono il proprio workload su diversi provider, ha amplificato la necessità di un controllo centralizzato dei costi. In questo scenario, soluzioni come Apptio di IBM stanno emergendo come strumenti strategici, offrendo una visione unificata dei costi attraverso ambienti cloud eterogenei.

Il passaggio da un modello di spesa basato su investimenti in conto capitale (Capex) a uno basato su spese operative (Opex) ha dunque, inevitabilmente, richiesto un ripensamento delle strategie finanziarie; le aziende si trovano ora a gestire flussi di costi variabili e spesso imprevedibili, in netto contrasto con i modelli di spesa IT tradizionali.

Grafico timeline che mostra il passaggio da modello capex a opex

La complessità della gestione cloud ha portato alcune organizzazioni a considerare strategie di “rimpatrio dal cloud” (cloud repatriation). Un caso emblematico è quello di 37signals, che ha ottenuto una riduzione dei costi di storage di oltre il 60% riportando i propri servizi on-premise. Questo esempio illustra come, in alcuni scenari, il rimpatrio dal cloud possa rappresentare una scelta strategica vantaggiosa, sottolineando l’importanza di una valutazione continua e flessibile delle soluzioni IT.

In linea con questa tendenza, abbiamo recentemente assistito una grande azienda italiana in un significativo percorso di evoluzione tecnologica. L’organizzazione è passata da un’architettura serverless, che inizialmente offriva vantaggi in termini di scalabilità, a una soluzione basata su Kubernetes privato. Questa transizione è stata motivata dalle crescenti difficoltà nel controllo e nella prevedibilità dei costi, problematiche comuni nell’utilizzo intensivo del cloud pubblico. La migrazione ha permesso di mantenere i vantaggi della scalabilità automatica, riducendo significativamente i costi operativi e migliorando il controllo sull’infrastruttura.

Questi casi pratici evidenziano come la governance IT e la visibilità dei dati siano state profondamente influenzate dal cloud. Le organizzazioni devono adattarsi a un nuovo paradigma in cui dati e applicazioni non risiedono più all’interno dei confini aziendali tradizionali, rendendo più complessa la gestione e il monitoraggio delle risorse.

In questo contesto di crescente complessità, il FinOps emerge come una risposta strategica, offrendo un approccio strutturato per affrontare le sfide del cloud computing. Questa metodologia sta diventando molto importante, specialmente in scenari dove le organizzazioni devono valutare attentamente il bilanciamento tra cloud pubblico, privato e soluzioni on-premise per ottimizzare i propri investimenti tecnologici.

Il FinOps non si limita quindi al mero controllo dei costi, ma promuove una cultura di responsabilità finanziaria condivisa all’interno dell’organizzazione. Facilita la collaborazione tra team IT, finanziari e di business, permettendo decisioni informate sull’allocazione delle risorse cloud e garantendo che gli investimenti tecnologici siano allineati agli obiettivi aziendali.

I principi fondamentali di FinOps

FinOps si basa su una serie di principi fondamentali che guidano la sua implementazione e esecuzione all’interno delle organizzazioni.

Collaborazione

Al centro di questa disciplina, come sottolineato, c’è la collaborazione tra i team IT, finanziari e di business. Questa sinergia interdisciplinare è essenziale per superare i tradizionali silos organizzativi e creare una visione olistica della gestione dei costi cloud.

Visibilità

La visibilità è un altro elemento molto importante del FinOps. Questo principio sottolinea l’importanza di avere una comprensione chiara e dettagliata di come vengono utilizzate le risorse cloud e dei relativi costi. Senza questa trasparenza, è impossibile prendere decisioni informate sull’allocazione delle risorse e sull’ottimizzazione dei costi.

Responsabilità condivisa

FinOps promuove una cultura in cui ogni team e individuo all’interno dell’organizzazione è consapevole dell’impatto finanziario delle proprie decisioni relative all’utilizzo del cloud. Questo approccio distribuisce la responsabilità della gestione dei costi in tutta l’azienda, anziché confinarla al solo dipartimento IT o finanziario.

Ottimizzazione

L’ottimizzazione continua è sicuramente un altro principio fondamentale del FinOps. Questo approccio iterativo prevede cicli continui di analisi, implementazione e miglioramento, garantendo che l’utilizzo del cloud rimanga efficiente nel tempo, nonostante i cambiamenti nelle esigenze aziendali o nelle offerte dei fornitori.

Prestazioni e Costi

Infine, il FinOps si concentra sull’allineamento tra prestazioni e costi. L’obiettivo non è semplicemente ridurre la spesa, ma ottimizzare il rapporto tra le prestazioni ottenute e i costi sostenuti. Questo principio assicura che le decisioni di ottimizzazione dei costi non compromettano la qualità dei servizi o la capacità dell’azienda di innovare e crescere.

Le fasi del processo FinOps

Il processo FinOps è un approccio iterativo e continuo per ottimizzare i costi del cloud computing. Prima di addentrarci nelle fasi specifiche, è fondamentale comprendere che in Key Partner, il nostro primo passo nell’accompagnare i clienti nel loro percorso FinOps è l’applicazione del FinOps Maturity Model, sviluppato dalla FinOps Foundation.

FinOps Maturity Model e Assessment

Il FinOps Maturity Model utilizza un approccio “Crawl, Walk, Run” per aiutare le organizzazioni a valutare e migliorare le loro capacità FinOps:

Crawl (Strisciare)
In questa fase iniziale, si implementano report di base, KPI e processi elementari. L’attenzione è focalizzata sulla comprensione delle capacità FinOps e sull’affrontare le problematiche più evidenti.

Walk (Camminare)
A questo livello, le capacità FinOps sono ben comprese e seguite, con automazione e processi che coprono la maggior parte dei requisiti. Si iniziano a identificare i casi limite più complessi.

Run (Correre)
Nella fase più avanzata, le capacità FinOps sono pienamente comprese e seguite da tutti i team. I casi limite complessi vengono affrontati proattivamente e l’automazione è l’approccio preferito.

Le fasi successive del processo

Una volta stabilito il livello di maturità, il processo FinOps si articola in tre fasi principali, che formano un ciclo continuo di miglioramento:

Inform (Informare) | Visibilità e monitoraggio dei costi
In questa fase, implementiamo strumenti e processi per ottenere una visione chiara e dettagliata dei costi cloud. Ciò include l’identificazione delle fonti di dati per i costi cloud, l’utilizzo e l’efficienza, permettendo ai team di sviluppare capacità di budgeting, previsione e reporting.

Optimize (Ottimizzare) | Analisi e attribuzione dei costi
Basandosi sui dati raccolti nella fase Inform, procediamo all’analisi dettagliata dei costi e alla loro attribuzione ai vari team, progetti o unità di business. Questo passo è cruciale per creare consapevolezza e responsabilità all’interno dell’organizzazione. In questa fase, identifichiamo anche opportunità per migliorare l’efficienza del cloud.

Operate (Operare) – Ottimizzazione e azioni iterative data-driven   Utilizzando i dati analizzati, implementiamo strategie di ottimizzazione dei costi. Queste possono includere il ridimensionamento delle risorse, l’utilizzo di istanze riservate o saving plan, e l’implementazione di politiche di auto-scaling. Le azioni intraprese vengono poi monitorate e valutate, alimentando un ciclo continuo di miglioramento e adattamento alle mutevoli esigenze aziendali. 

Attraverso questo approccio strutturato, che combina il Maturity Model con le fasi del processo FinOps, aiutiamo i nostri clienti a sviluppare una pratica FinOps robusta e adattabile, in grado di evolvere con le loro esigenze e di massimizzare il valore del loro investimento nel cloud.

Tecniche e strumenti per il FinOps

Per implementare efficacemente FinOps, è possibile avvalersi di diversi strumenti e tecniche, tra cui tool di monitoraggio e gestione dei costi, come AWS Cost Explorer, Azure Cost Management, Google Cloud Cost Management, e soluzioni open-source come OpenCost, che offrono funzionalità avanzate per il monitoraggio e l’analisi dei costi cloud. Tuttavia, è importante notare che gli strumenti nativi dei cloud provider, sebbene utili, spesso hanno limitazioni in termini di personalizzazione e integrazione multi-cloud. Pertanto, molte organizzazioni si affidano a soluzioni di terze parti più avanzate.

Ma attenzione: gli strumenti da soli non sono sufficienti. Una strategia FinOps efficace richiede competenze specifiche e una profonda comprensione sia degli aspetti tecnici che di quelli finanziari del cloud computing. Ciò che ci distingue da altre aziende è la nostra forte cultura FinOps: le nostre soluzioni incorporano governance dei costi, policy automatiche e reportistica in tempo reale fin dal primo deployment. Questo approccio integrato assicura che l’ottimizzazione dei costi sia una parte intrinseca del processo di sviluppo e gestione, non un’attività separata.

Cloud computing

In contesti in cui la variabilità del carico e la rapidità di rilascio sono critiche, il modello serverless si dimostra estremamente conveniente. Elimina i costi fissi legati alla gestione di macchine virtuali sempre attive, consente di pagare esclusivamente per le effettive invocazioni e garantisce una scalabilità automatica istantanea. In un recente progetto in cui abbiamo curato l’amministrazione del sistema del nostro cliente nella sua interezza – dalla progettazione dell’architettura al monitoraggio in produzione – abbiamo scelto un’architettura serverless basata su funzioni cloud e microservizi gestiti. Grazie a questo approccio, siamo riusciti a ridurre al minimo i costi operativi sul traffico variabile, a semplificare gli aggiornamenti continui senza downtime e ad accelerare i tempi di risposta.

È quindi fondamentale stabilire KPI che colleghino le metriche tecniche (come l’utilizzo delle CPU o la larghezza di banda) ai risultati di business (come il costo per transazione o il valore generato per utente). Questo permette di tradurre l’efficienza tecnica in valore tangibile per l’azienda, fornendo una visione chiara del ROI delle iniziative FinOps e guidando decisioni informate sull’allocazione delle risorse cloud.

Best Practice

Per implementare con successo FinOps, ogni azienda dovrebbe seguire alcune best practice.

Ottimizzazione continua delle risorse, e questo include:

  • Analisi periodica del dimensionamento delle risorse
  • Valutazione delle opportunità di risparmio attraverso saving plan
  • Monitoraggio e ottimizzazione delle risorse in uso
Adottare un approccio agile, con cicli rapidi di analisi, implementazione e valutazione. Coinvolgere team diversi per una visione completa e bilanciata.
Stabilire chiari processi di governance e promuovere una cultura di responsabilità finanziaria in tutta l’organizzazione.
Investire nella formazione continua del personale su FinOps e sulle best practice di ottimizzazione dei costi cloud.
Implementare l’automazione dove possibile per ottimizzare continuamente l’utilizzo delle risorse e ridurre gli errori umani.

Casi d’uso e scenari pratici

La survey annuale State of FinOps 2025 ha rivelato che, non solo la gestione della spesa cloud continua ad essere una priorità, ma molte aziende stanno ampliando i propri confini, includendo anche altri tipi di spese tecnologiche come SaaS, licenze, e, sempre più frequentemente, l’intelligenza artificiale (AI) e i centri dati privati.

Proprio il settore dell’AI ha visto una rapida adozione di pratiche FinOps: ben il 63% delle aziende intervistate ha iniziato a gestire la spesa in AI, con aspettative di crescita continua. In questo ambito, la priorità non è ancora l’ottimizzazione dei costi, ma la comprensione e la previsione accurata dei consumi, il che rispecchia l’introduzione di nuove tecnologie che richiedono una maturazione delle pratiche FinOps.

Tuttavia, le sfide del FinOps non riguardano solo le tecnologie emergenti. Un caso emblematico è rappresentato dalle architetture SOA (Service-Oriented Architecture), dove l’attribuzione precisa dei costi rappresenta una sfida significativa. In questi contesti, caratterizzati da servizi condivisi che interagiscono dinamicamente tra diverse applicazioni, diventa importante implementare sistemi di monitoraggio e allocazione dei costi efficaci.

Un esempio concreto è il progetto realizzato per Edenred, dove abbiamo sviluppato una soluzione strutturata su tre pilastri:

Implementazione di un sistema di tagging coerente a livello di servizio, con metadati che mappano ogni chiamata al relativo dominio di business

Creazione di pipeline automatizzate (basate su Kinesis/Logstash) per la raccolta e normalizzazione dei log, finalizzate all’estrazione e aggregazione dei dati di utilizzo

Sviluppo di dashboard personalizzate per monitorare la spesa, analizzare i trend di consumo e ricevere notifiche per eventuali superamenti di budget

Questo approccio ha permesso al cliente di:

  • Ottenere una visibilità granulare sui costi per linea di business
  • Identificare i principali driver di spesa
  • Monitorare KPI critici come il costo per utente per applicazione e il costo per unità di workload
  • Implementare un processo decisionale data-driven per l’allocazione del budget

L’esperienza dimostra come un approccio strutturato al FinOps possa trasformare la gestione dei costi cloud da un esercizio di controllo spesa a uno strumento strategico per l’ottimizzazione delle risorse IT.

Domande frequenti su FinOps

Come iniziare un progetto FinOps?

Il primo passo per avviare un progetto FinOps è condurre un’analisi approfondita utilizzando il FinOps Maturity Model della FinOps Foundation. Questo modello ci permette di valutare lo stato attuale della gestione dei costi cloud dell’organizzazione. Successivamente, eseguiamo un FinOps Assessment dettagliato per identificare le aree di miglioramento. Questi strumenti ci aiutano a formare un team cross-funzionale efficace e a stabilire priorità chiare per l’implementazione. Iniziamo con progetti pilota mirati prima di estendere l’approccio FinOps all’intera organizzazione, garantendo così un’adozione graduale e sostenibile.

Quanto si può risparmiare con FinOps?

Il risparmio può variare significativamente, da azienda a azienda. Tuttavia, FinOps non riguarda solo il risparmio, ma anche l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse e il miglioramento dell’efficienza operativa.

Quali sono i rischi di una gestione non strutturata dei costi cloud?

Senza un approccio strutturato, le aziende rischiano:

  • Costi inaspettati e sforamenti di budget
  • Inefficienze nell’utilizzo delle risorse
  • Mancanza di allineamento tra IT e obiettivi di business
  • Difficoltà nel prevedere e pianificare i costi futuri
  • Perdita di opportunità di ottimizzazione e innovazione